CCNL, MOZIONE UNITARIA DEGLI ORGANI FEDIRETS
Venerdì 8 giugno gli organi statutari della Federazione Dirigenti e Direttivi Enti Territoriali e Sanità (FEDIRETS), primo sindacato dell’Area Funzioni Locali, si sono riuniti per esaminare la paradossale situazione che si sta verificando a proposito del mancato rinnovo del CCNL Area Funzioni Locali 2016-2018.
Mentre le altre 3 Aree della Dirigenza pubblica (Funzioni Centrali, Sanità e Scuola, Istruzione e ricerca) hanno in qualche modo – seppur tra stop and go e balletti sulle cifre e sulle coperture finanziarie – avviato le trattative per il rinnovo contrattuale, l’Area Funzioni Locali che riunisce circa 15.000 dirigenti dei ruoli professionale, tecnico e amministrativo che lavorano nel SSN, nelle Regioni e negli Enti locali (ivi compresi i segretari comunali e provinciali) è rimasta al palo e i due Comitati di Settore (Enti locali e Regioni/Sanità) non hanno ancora licenziato l’Atto di indirizzo propedeutico al formale avvio dell’iter negoziale.
Questa situazione di stallo è inaccettabile e intendiamo denunciarla in tutte le sedi competenti.
Governo, Regioni, Comuni, Province, Aran non possono più nascondersi e tenere bloccato un atto dovuto, sul quale si è pronunciata perfino la Consulta con la sentenza n. 178, che risale ormai al 2015.
Il nuovo governo dovrebbe investire sul management pubblico per il cambiamento del Paese, rompendo con le logiche del passato e con il silenzio che ha caratterizzato alcuni precedenti governi su questi temi. La politica negli ultimi decenni ha mortificato la sua classe dirigente con norme e procedure complesse e spesso inattuabili, con sanzioni e controlli asfissianti oltre che fini a se stessi, rifiutandosi di utilizzare lo strumento contrattuale per migliorare e adeguare le condizioni di lavoro, sotto il profilo qualitativo ed economico. E’ necessaria una inversione di rotta in tal senso.
Rivendichiamo una rapida apertura del tavolo per il rinnovo contrattuale del triennio 2016-2018, per arrivare in tempi ragionevoli ad un CCNL VERO (e non a un puzzle di “sezioni” messe insieme in qualche modo come si paventa per altre aree contrattuali), che affronti in modo serio e con soluzioni tecniche innovative i problemi della nostra categoria, che ponga uno stop a riorganizzazioni e rotazioni selvagge, che costringa all’adozione di procedure trasparenti e tempi certi nell’affidamento e nella valutazione degli incarichi, che spinga verso il riconoscimento del merito sulla base di criteri oggettivi, che inizi un percorso di armonizzazione dei trattamenti economici e previdenziali.
Chiediamo l’alleanza di tutte le forze sindacali e professionali a tutela di un diritto costituzionale negato ormai da troppo tempo.
Il Segretario Generale, Mario Sette
Il Segretario Generale aggiunto, Elisa Petrone
Il Comitato esecutivo, la segreteria e il Consiglio direttivo FEDIRETS
dopo una campagna, continua e costante , denigratoria contro i dipendenti pubblici cosa ci potevamo aspettare. Se non cambiano i dirigenti dei ministeri ( e delle Regioni) in Italia non cambierà nulla ( e mi sembra che non abbiano alcuna intenzione di cambiarli). la soluzione sarebbe quella di mandare quei dirigenti nelle amministrazioni periferiche a fare tutti quelli adempimenti che si sono inventati nel corso degli anni (e fare il triplo delle attività) , ma senza incarico e senza l’indennità di struttura come hanno fatto a noi del SSN della Sardegna
Molto, ma molto bene. Complimenti! Proseguiamo così!!!