“Più stabilità, merito, trasparenza, contro ogni forma di corruzione”
Roma 20 febbraio 2018 – “Basta riorganizzazioni selvagge. Basta incarichi affidati fiduciariamente ad esterni all’amministrazione per amicizia politica e non per merito. Basta con continue leggi che generano solo caos normativo, uno per tutti quello imposto dalla legge Delrio, che ha portato allo svuotamento delle funzioni, trasferite dalla Città Metropolitane e dalle Province, senza ricollocarle correttamente in Regione, a discapito dei dirigenti e delle professionalità che operano nella PA e dei cittadini. E in Sanità, basta con le Asl da ottomila dipendenti ed un milione e mezzo di assistiti; le unità operative interaziendali che richiedono ai dirigenti tecnici ed amministrativi di ubbidire a due direttori generali ed essere contemporaneamente presenti in sedi distanti centinaia di chilometri; la mega centrale di acquisto da 10 dirigenti e 89 dipendenti che da oltre tre anni ha prodotto stallo delle gare, proroga dei vecchi contratti e aggiudicazioni di appalti che avvengono prima a ribasso (e la qualità ci rimette) dopo, alla seconda aggiudicazione, il prezzo lo fa la ditta perché pochissime sono quelle che sopravvivono ai mega appalti; basta ai progetti di concentrazione delle più rilevanti funzioni amministrative gestionali nell’ennesima elefantiaca Agenzia regionale. La vera spending review si fa solo scegliendo, attraverso selezioni trasparenti, persone oneste e competenti messe in condizione di ben operare attraverso semplificazione normativa, sblocco del turn over e stabilità della macchina amministrativa”.
Sono queste le principali richieste che Fedirets, il primo sindacato autonomo dei dirigenti e direttivi pubblici (Enti territoriali e sanità), ha fatto ai rappresentanti di tutti i principali schieramenti politici candidati alle prossime elezioni regionali durante l’incontro che si è tenuto oggi, al Teatro Mongiovino, dal titolo “Dirigere o essere diretti” e a cui hanno partecipato Carlo Picozza (Zingaretti Presidente); Damiano De Rosa (Energie per l’Italia); Valentina Corrado (Movimento 5 Stelle); Pierluigi Borghini (Civica Popolare).
“Anche la Regione Lazio, come molte altre regioni italiane, ha registrato negli ultimi anni decine e decine di riorganizzazioni e la sostituzione della dirigenza apicale strutturata con ricorso quasi esclusivo a personale esterno fiduciario (ben 54 fuori ruolo solo in giunta) con procedure più volte censurate anche dall’Anac mentre il personale interno non ha avuto accesso ad alcuna progressione di carriera. Possibile che nessuno fosse abbastanza qualificato?” chiede Fedirets. “E che cosa si può fare per evitare le censure dell’Anac in futuro e garantire la legalità all’interno della Pubblica amministrazione?
I candidati si sono confrontati con il segretario generale Fedirets, Mario Sette, l’aggiunto Elisa Petrone e i componenti dell’esecutivo, Samuel Dal Gesso (che ha moderato la discussione) e Silvana De Paolis. L’auspicio è che il dialogo con la politica prosegua anche dopo le elezioni.